L’avventura di R Team Ralliart Offroad Italy al Baja Russia Northern Forest 2021

L’avventura di R Team Ralliart Offroad Italy al Baja Russia Northern Forest 2021

Partecipare a una gara del FIA World Cup for Cross Country Bajas richiede un impegno rilevante e uno sforzo logistico non indifferente. Il Baja Russia Northern Forest si è svolto dal 4 al 7 febbraio, ma l’avventura per R Team Ralliart Offroad Italy è iniziata alle prime luci dell’alba di venerdì 29 gennaio, quando il camion T6 6X6 della squadra, con al traino la vettura sul carrello, ha lasciato la sede alla volta della Russia. Per raggiungere il luogo dove si è svolta la competizione (Igora Drive, circa 80 chilometri a nord di San Pietroburgo) sono occorsi tre lunghi giorni di viaggio, con 3.000 chilometri da percorrere attraverso Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e, finalmente, Russia. Un tragitto reso ostico dalle temperature costantemente sotto lo zero e da copiose nevicate. Come se non bastasse, il viaggio ha conosciuto una sosta, indesiderata, di oltre 12 ore al confine fra Estonia e Russia. I controlli di routine alla dogana si sono tramutati in una statica e lunghissima attesa senza, ad oggi, essere a conoscenza delle reali motivazioni. Soltanto grazie all’ottimo lavoro di “mediazione” da parte dell’organizzazione del Baja Russia è stato possibile varcare il confine.

Mercoledì 3 l’arrivo ad Igora, un nuovo complesso costruito a nord di San Pietroburgo con tutte le attrazioni possibili (circuito, pista motocross, fuoristrada, kart, alberghi, ristoranti, palaghiaccio e addirittura piste da sci), quindi il team si è piazzato al caldo in un box riservato dall’organizzazione, dove è stata ripristinata la vettura dopo essere diventata una palla di neve lungo il viaggio.
Che sarebbe stata un’avventura al 100% lo si era compreso già durante le verifiche sportive e tecniche pre-gara, avvenute nella mattina di giovedì 4 febbraio. Sono stati richiesti, obbligatoriamente, alcuni adattamenti di dubbia utilità ai veicoli, impegnando tutto il team senza una precisa logica. Poi, da venerdì 5 sono entrati in azione piloti e navigatori lungo le Prove Speciali della gara, con i meccanici sempre pronti in parco assistenza per le riparazioni del caso.

Per Andrea Schiumarini e Jacopo Cerutti (Mitsubishi Pajero WRC+) il debutto sulle velocissime piste ghiacciate (i primi hanno percorso 94 km in 1h) è stato positivo, senza prendere grossi rischi, il forte pilota forlivese ha finito la prima giornata senza problemi collocandosi a ridosso della top ten.. Per loro, anche un inconveniente tanto singolare quanto… immediato. Dalle parole di Schiumarini: «Nella P.S. 2, l'acqua alzata entrando in una pozza, quando ha toccato il vetro si è ghiacciata immediatamente e siamo stati costretti a fermarci, perdendo parecchio tempo.»
Il secondo giorno di gara prevedeva 3 speciali da ripetere 2 volte per un totale di 100 km che si sono svolte introno al complesso di Igora, addirittura in diretta tv e Facebook.
Schiumarini-Cerutti, hanno alzato il ritmo, e il divertimento in quanto Andrea si è sentito molto più a suo agio sulle bianche e ghiacciate strade russe, facendo segnare tempi di rilievo in alcune P.S. e mantenendo vivo l’obiettivo della top ten in vista dell’ultima giornata.
Domenica 7 febbraio, i due equipaggi sono partiti per l’ultima giornata con un totale di 180 km di tratti cronometrati.
Così Andrea Schiumarini e Jacopo Cerutti, partiti con l’obiettivo di entrare in top ten, purtroppo dopo essere riusciti nell’intento, a 25 km dal traguardo hanno visto irrimediabilmente ammutolirsi il Pajero WRC+, vanificando tutti gli sforzi fatti fino a quel momento.
Tristezza “glaciale” dunque, sia per l’equipaggio che per tutto il team. Ma subito si fa spazio il desiderio di mettere a segno quanto prima una nuova prestazione di valore.
Una trasferta durissima che ha visto soffrire per via delle temperature tutto il team, con punte fino a -30 che hanno fatto soffrire le macchine abituate ad altre temperature, ma allo stesso tempo una singolare e bellissima esperienza vissuta sulle strade ghiacciate che non capita tutti i giorni.
Infine, i 3.000 chilometri da percorrere per ritornare in sede, a Massarosa. Ancora tanto ghiaccio sulla strada, e molte le ore in cui Ricky Rickler e Buran Dragos hanno dovuto condurre il mezzo a una velocità media di circa 35 km/h. L’avventura del Baja Russia 2021 si è conclusa nella serata di giovedì 11 febbraio. Renato e Ricky Rickler, sempre presenti in prima linea, ringraziano i membri di R Team Ralliart Offroad Italy per l’immane sforzo profuso e tutti gli sponsor che ormai da anni ripongono in loro un’immensa fiducia.
Il prossimo impegno sarà la prima gara del nuovo campionato italiano in programma a Pordenone il 19 marzo.

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